Pronta la prima proposta UE per il sostegno agli Stati. All’Italia la quota maggiore del Sure.

La Commissione europea ha presentato al Consiglio Europeo proposte di decisioni relative alla concessione di un sostegno finanziario di 81,4 miliardi di euro a 15 Stati membri nel quadro dello strumento SURE. Il piano SURE è un elemento fondamentale della strategia globale dell’UE ed è volta a tutelare i cittadini al fine di attenuare le gravi ripercussioni socioeconomiche della pandemia di coronavirus. Nello specifico si tratta di una delle tre reti di sicurezza concordate dal Consiglio europeo per proteggere i lavoratori, le imprese e la stabilità socio-economica dei singoli Paesi.

Una volta che il Consiglio avrà approvato le proposte, il sostegno finanziario sarà erogato sotto forma di prestiti che l’UE concederà agli Stati membri a condizioni favorevoli. I prestiti aiuteranno gli Stati membri ad affrontare aumenti improvvisi della spesa pubblica per il mantenimento dei livelli occupazionali messi sotto pressione dall’arrivo del Coronavirus.

Nello specifico, concorreranno a coprire i costi direttamente connessi alla riduzione dell’orario lavorativo e di altre misure analoghe introdotte in risposta alla pandemia da Covid-19. Di fatto, è un modo alternativo per  finanziare la cassa integrazione.

A seguito delle consultazioni con gli Stati membri che hanno richiesto il sostegno e dopo aver valutato le richieste, la Commissione propone al Consiglio di approvare l’erogazione di un sostegno finanziario nella misura indicata di seguito:

Da quanto si evince dal grafico, il Progetto SURE potrà fornire all’Italia ben 27,4 miliardi di euro, la quota più alta mentre allo stato attuale il Portogallo e l’Ungheria hanno già presentato richieste formali che sono attualmente in fase di valutazione.

Tags: