Su Covid l’Europa avverte: contro il rischio chiusura necessarie misure urgenti

La Commissione europea rompe gli indugi e lancia un drammatico allarme: «La situazione in alcuni Paesi dell’Unione è peggiore che a marzo, siamo preoccupati, se vogliamo evitare un nuovo lockdown generalizzato i governi devono prendere misure». A dichiararlo è Stella Kyriakides, commissario della salute europeo  in una conferenza stampa sulla valutazione del rischio. Situazione preoccupante che smentisce di fatto la raccomandazione di luglio con la quale la stessa Commissione UE ipotizzava che non ci sarebbero mai più stati lockdown totali e rubricava i provvedimenti per raggiungere tale obiettivo.

A quanto risulta a PonenteMagazine infatti, Bruxelles avrebbe stilato una lista di Paesi ad alto, medio e basso rischio contagio con l’Italia ad occupare , al momento, quest’ultimo gruppo insieme a  Belgio, Cipro, Finlandia, Germania, Grecia, Islanda, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Polonia e Svezia. Da notare che in tale categoria convivono il nostro Paese che ha adottato policy di contenimento draconiane e la Svezia, che applicò una politica a anti-covid più soft basata sulla responsabilizzazione dei cittadini.

Invece nel gruppo con trend «medio» ci sono Austria, Danimarca e Francia, in cui il rischio per la popolazione è moderato in generale, ma molto alto per le categorie più vulnerabili. Infine Spagna, Bulgaria, Romania e Ungheria appartengono al gruppo ad «alto rischio», dove i tassi di contagio sono elevati o in aumento.

Nella conferenza stampa insieme a Stella Kyriakides c’era anche la direttrice dell’Ecdc (Centro europeo per le malattie), Andrea Ammon, per la quale le misure «devono essere prese tutte insieme, altrimenti non funzionano» e ha avvertito che  “fino a quando non sarà disponibile un vaccino sicuro ed efficace, l’identificazione rapida, i test e la quarantena dei contatti ad alto rischio sono alcune delle misure più efficaci per ridurre la trasmissione.

Sarà  inoltre responsabilità di tutti continuare ad applicare le misure di protezione personale necessarie, quali il distanziamento fisico, l’igiene delle mani e la permanenza a casa in presenza di sintomi della malattia.”. La pandemia è tutt’altro che finita quindi, e una prima prova in Italia l’abbiamo dalla Regione Campania che ha adottato un’ordinanza che obbligherà  tutti i cittadini ad indossare la mascherina anche nei luoghi all’aperto, durante l’intero arco della giornata e a prescindere dalla distanza interpersonale.