Ci sono nuovi importanti sviluppi nelle indagini sull’omicidio di Samuel Paty, 47 anni, l’insegnante di storia e geografia decapitato nei giorni scorsi da un fondamentalista islamico, il diciottenne di origine cecena Abdullakh Anzorov. Il professore aveva mostrato ai suoi alunni le vignette del profeta Maometto pubblicate dal giornale satirico Charlie Hebdo. Le autorità hanno scoperto che il padre di un’allieva del professore aveva diffuso un video in cui si rivelava la lezione sulle caricature di Maometto fatta da Samuel Paty e che l’uomo era in contatto con il diciottenne attentatore nei giorni precedenti all’omicidio.
Insomma niente di nuovo sul fronte occidentale. L’islam radicale continua la sua battaglia contro coloro che vengono definiti i nemici di Maometto e se qualcuno pensava che la guerra fosse finita si sbagliava. Anzi, in un periodo in cui la Francia si trova in difficoltà e forse distratta per l’aumento esponenziale dei contagi ecco riaffiorare i vecchi problemi in materia di terrorismo islamico. Infatti non è un caso che quest’oggi un uomo abbia ucciso tre persone nella chiesa di Notre-Dame a Nizza: una donna è stata decapitata, il sacrestano sgozzato e un’altra donna è morta per via delle coltellate ricevute. Un atto barbarico che Ponente, il magazine del Centro Studi Occidentali, denuncia con tutta la sua forza all’insegna della difesa dei valori dell’Occidente. Bene ha fatto Macron ad affermare che la Francia non rinuncerà alle caricature e ai disegni perché il sarcasmo e l’ironia sono elementi fondamentali della libertà individuale e quest’ultima è un pilastro delle democrazie liberali. Gli attacchi di questi giorni sono vili perché colpiscono persone indifese e che rappresentano in maniera dinamica i simboli dell’occidente: l’emancipazione delle donne che vivono senza veli, la cultura promossa dal professore e il cristianesimo rappresentato dal sacrestano.
E allora noi del Centro Studi Occidentali, attraverso Ponente vogliamo ricordare che l’omaggio a Samuel Paty da parte del presidente Macron è avvenuto nel cortile della Sorbona, luogo simbolico dello spirito dell’Illuminismo e del prestigio educativo della Francia.