L’estate ha spinto la ripresa economica ed ora il rischio di una nuova flessione

L’economia italiana, dopo la forte contrazione registrata nella prima metà dell’anno per gli effetti economici dell’emergenza sanitaria, registra un consistente recupero nel terzo trimestre, misurato da una crescita congiunturale del Pil pari al 16,1%!

La ripresa per fortuna riguarda tutti i reparti economici e la domanda è trainata sia dalla componente nazionale e sia da quella estera. Una buona notizia perché evidenzia come il motore del Paese sia ancora in funzione nonostante i gravi problemi avuti in questi ultimi mesi. 

In ogni caso a causa delle flessioni dei due trimestri precedenti, il confronto con il terzo trimestre determina ancora una variazione negativa per un 4,7%. Infatti è ancora troppo presto per parlare di una ripresa economica strutturale soprattutto alla vigilia di una nuova possibile ondata da Covid-19.

Però nelle settimane scorse Bankitalia e l’Ufficio Parlamentare Bilancio avevano indicato una possibile crescita del 12% mentre il governo aveva ipotizzato un progresso del 13% circa. Il dato dell’Istat quindi, sembrerebbe migliore delle attese e supererebbe anche i dati del PIL dell’Eurozona che si assesterebbero al 12,7%.

Ma cosa succederebbe se il governo fosse costretto ad imporre un lockdown simile a quello adottato in Francia? Gli sforzi sarebbero parzialmente vanificati e servirebbero ulteriori ristori per proteggere le imprese  e lavoratori con un conseguente aumento della spesa pubblica già ai massimi storici.

Quindi per difendere la nostra salute, ma anche la nostra economia e il nostro lavoro è necessario che tutti facciano la propria parte rispettando regole e comportamenti elementari ma molto importanti.

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