Trump è sempre più solo. I membri del partito repubblicano del Parlamento del Michigan hanno rifiutato di dar credito alle accuse mosse dal presidente ancora in carica sui presunti gravi brogli elettorali. Non sosterranno quindi, azioni che mirino al ribaltamento dell’esito delle urne nel loro stato. Joe Biden infatti, si è affermato nello Stato del Michigan con oltre 150.000 voti in più rispetto al suo rivale e tale esito verrà confermato anche grazie al sostegno di una parte del partito repubblicano.
Un problema per Trump che aveva come intenzione quella di convincere autorità e parlamenti locali in alcuni stati cruciali controllati da rappresentanti del suo partito a non certificare le elezioni a favore di Biden in maniera tale da nominare una delegazione conservatrice al Collegio elettorale che esprimerà il Presidente il prossimo 14 dicembre.
Si tratta di un’altra sconfitta post elettorale per il Tycoon che sembrerebbe mettere la parola fine alle sue velleità presidenziali anche alla luce della sconfitta in Georgia, Stato tradizionalmente repubblicano. Infatti il governatore in carica, il repubblicano Brian Kemp ha ufficializzato il successo di Biden.
Quindi l’ex vicepresidente di Barack Obama si sta avvicinando a piccoli passi alla Casa Bianaca, i suoi 306 grandi elettori sembrano confermati rispetto ai 232 di Donald Trump. Biden infatti, ha costruito la sua vittoria riprendendosi importanti roccaforti democratiche come Pennsylvania, Wisconsin e appunto Michigan. Gia’ lunedì scorso il presidente uscente era stato costretto a dare il via libera al processo di transizione tra la sua amministrazione e quella del presidente eletto. Biden in questo momento ha accesso a file e riceve briefing dai servizi di intelligence statunitensi e sta solo aspettando il 14 dicembre, quando il Collegio dei Grandi elettori si riunirà ufficialmente per designare il vincitore di queste elezioni.