La crisi attuale pone (e impone) nuovi e incalzanti interrogativi. In molti si stanno chiedendo da mesi che piega prenderà il futuro post Covid-19, ben consapevoli del fatto che nessuno ad oggi è in grado di disporre di una ricetta giusta per affrontare le sfide del domani. Eppure nelle librerie numerosi sono i testi che cercano di delineare scenari edificanti, senza per questo rinunciare ad avanzare critiche nei confronti della gestione dell’emergenza sanitaria. Tra questi troviamo Geopandemia scritto dal professor Salvatore Santangelo e pubblicato dalla casa editrice Castelvecchi. In commercio dallo scorso ottobre, il libro che, tra le altre cose, si propone di “decifrare e rappresentare il caos”, sta avendo un notevole successo tra i lettori, tendenza questa che dimostra quanto il pubblico di riferimento sia al momento desideroso di avere risposte certe e chiare, risposte che sappiano traghettarlo fuori dallo stallo attuale.
L’autore che è saggista, giornalista e docente universitario, propone nel suo lavoro un cammino nuovo da intraprendere, un sentiero mai battuto che, se percorso con determinazione, porterà il lettore a raggiungere nuove consapevolezze. Di cosa si tratta esattamente?
Santangelo, partendo da uno sguardo su “mondi antichi” – Roma e l’antica Grecia principalmente – conduce per mano chi legge il suo libro, fino a far comprendere ai più che nessuna vittoria si costruisce oggi senza rispolverare le origini della nostra civiltà. Una civiltà antica che trova nel sapere greco-romano per l’appunto un validissimo punto di svolta. Questo può bastare a tirarci via dal guado? Ovviamente no. Per fare ciò bisogna saper leggere il presente in chiave autentica, originale, senza dimenticare il fatto che l’Italia risulta essere ancora una grande potenza mondiale sia a livello economico che industriale. “Dobbiamo tornare con i piedi per terra – si legge in Geopandemia – alla fabbrica legata ai territori, alla buona finanza d’impresa, a quella cultura industriale che, nel Dna italiano, è una sintesi di valori materiali e immateriali”.
Già, i valori. Nel contesto odierno, il termine “valore” sembra essere sparito da ogni discussione o dibattito: contano per di più le appartenenze, le provenienze, i clan. Con il suo lavoro, Salvatore Santangelo conferisce nuova dignità ad un presente tormentato, spesso arido e privo di alternative; egli suggerisce a chi vuole seguirlo una narrazione vivace, nuova e per certi versi originale.
Come originale è l’idea, contenuta sempre in Geopandemia, di ridare centralità allo Stato, uno Stato inteso non già come apparato burocratico farraginoso, ma come Ente sovrano in grado di contare non solo a livello centrale ma soprattutto a livello geopolitico. Ed è anche in questa cornice internazionale che dovranno emergere i talenti, le menti brillanti, il sapere autentico proprio di chi vuole costruire un domani migliore. Per farlo, sarà necessario prendere spunto da altri mondi e da altre culture, in primis da quella asiatica dove si vive “in un contesto di assoluta reverenza per lo studio”.
Insomma, Geopandemia è un libro che deve essere letto tutto d’un fiato se si desidera capire in che direzione sta andando l’Italia e il mondo nel suo complesso. Il testo contiene infatti validissimi strumenti di riflessione per chiunque voglia volare altro, senza dimenticare le proprie origini e il proprio passato.