Sale ancora il debito pubblico italiano e a fine ottobre si attesta a 2.587,0 miliardi, in aumento di 3,2 miliardi rispetto al mese precedente, segnando un nuovo record. Lo rende noto Banca d’Italia nella pubblicazione statistica “Finanza pubblica: fabbisogno e debito”. Il fabbisogno del mese (9,9 miliardi) è stato solo parzialmente compensato dalla riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro.
Il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 3,4 miliardi, mentre quello delle Amministrazioni locali è diminuito di 0,2 miliardi; il debito degli Enti di previdenza è rimasto sostanzialmente stabile.
Sempre secondo Bankitalia, a ottobre le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 33 miliardi, in diminuzione del 15% (-6,1 miliardi) rispetto al corrispondente mese del 2019.
L’incremento riflette, oltre al fabbisogno del mese (7,9 miliardi), l’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (23,3 miliardi, a 83,9); gli scarti e i premi all’emissione e al rimborso, la rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e la variazione del tasso di cambio hanno nel complesso ridotto il debito di 1,3 miliardi”, spiega via Nazionale. Invece la quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia è aumentata di 0,4 punti percentuali, al 20,5 %. Una situazione preoccupante quella dei conti italiani costretti a salire per far fronte alla mancanza di liquidità delle attività produttive dovuta alle misure anti pandemiche. Ad oggi quindi, la rincorsa ad un vaccino efficace diventa fondamentale non solo per tutelare la salute pubblica ma anche per ripristinare le normali dinamiche economiche del nostro Paese. Lo Stato che per primo riuscirà a vaccinare la popolazione sarà il primo che potrà ripristinare la situazione pre pandemica e rilanciare la propria economia. Infatti allo stato attuale , tutti i Paesi colpiti stanno, naturalmente con modalità diverse, adottando politiche economiche espansive per mantenere accesi i motori dell’industria nazionale ma questo comporta un aumento sensibile dei conti pubblici. Inutile negare che lo Stato che in tutti questi anni è riuscito a controllare le entrate e le uscite adesso ha maggiori margini di manovra fiscale mentre i Paesi con un elevato debito pubblico non solo devono avere un atteggiamento maggiormente prudenziale ma dovranno far i conti con il problema del debito una volta che la situazione politico sociale ed economica ritornerà alla normalità.