La pandemia ha accelerato l’abbandono del contante ed ora la Svezia pensa alla moneta digitale

La Svezia è lo Stato più «cashless del mondo». E’ quanto emerge da un’indagine della Riksbank, la banca centrale del Paese scandinavo che evidenzia come la pandemia abbia accelerato il processo di sostituzione della moneta fisica con la moneta elettronica. Adesso però, la Svezia sta prendendo in seria considerazione l’introduzione di una moneta digitale e una prima valutazione di questa possibilità sarà conclusa entro la fine di novembre 2022.

Il gruppo di lavoro sarà coordinato da una figura istituzionale di rilievo, Anna Kinberg Batra, già presidente del comitato di controllo del sistema finanziario della Riksbank ma i lavori sull’introduzione di una moneta non fisica erano già stati avviati. Il Paese scandinavo infatti, nonostante faccia parte dell’Unione Europea, non è entrata nell’area euro e quindi sta sviluppando la possibilità di adottare la Corona-digitale basata sulla stessa tecnologia blockchain.

Una simile situazione avrebbe un effetto dirompente: infatti la Svezia non è paradiso fiscale  bensì di una delle potenze industriali più avanzate del mondo con una crescita annua tra le più alte del vecchio continente e con un tasso di disoccupazione molto basso. Inoltre già adesso meno del 10% dei pagamenti per qualsiasi tipo di transazione commerciale avvengono per mezzo di moneta fisica e tale consuetudine potrebbe accelerare ulteriormente l’abbandono del denaro definito in senso classico con un unico scoglio da superare: quello di creare un sistema adatto e accessibile a tutte le fasce della popolazione. In Italia il piano Cashless sembra, nel primo mese di attività, aver attirato l’attenzione dei cittadini a tal punto che gli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano indicano già nel 2021 il sorpasso della moneta digitale su quella moneta classica o materiale.

Lo choc provocato dalla pandemia ha avuto un impatto sull’intero ciclo del contante modificando le semplici abitudini: per gli esercenti è diventato meno agevole effettuare versamenti in banca, l’afflusso di banconote dall’estero è diminuito con il crollo del turismo extraitaliano mentre i consumatori hanno ridotto il numero di prelievi a favore dei pagamenti digitali nelle forme più diversificate. Insomma nei prossimi anni potremmo assistere ad un grande mutamento del concetto di moneta e probabilmente, non essendo stato il primo, non sarà neanche l’ultima. Con buona pace degli evasori fiscali.