Il governo olandese guidato dal premier Mark Rutte si dimette. La decisione è stata presa dal Consiglio dei ministri olandese e sono legate ad uno scandalo legato ai sussidi per l’infanzia: i funzionari del fisco hanno accusato ingiustamente circa 20.000 famiglie di frode, facendone indebitare molte per rimborsare le indennità.
Quindi uno dei più acerrimi avversari del governo italiano cade sotto i colpi di uno scandalo che ha colpito l’opinione pubblica olandese costringendo i partiti ad annunciare le gravi ripercussioni politiche sull’esecutivo.
A sollevare il caso è stato il rapporto parlamentare Ingiustizia senza precedenti che è stato divulgato il mese scorso dopo un minuzioso accertamento in cui sono emerse “violazioni delle norme fondamentali dello stato di diritto”.
Il rapporto, a quanto ci risulta, dettaglia gli errori dello Stato e coinvolge anche diversi funzionari e politici legati ai precedenti governi Rutte.
L’esecutivo, nei giorni scorsi, ha provato a rimediare presentando le proprie scuse per quanto accaduto e ha destinato 500 milioni ai risarcimenti. Venti famiglie però, hanno già avviato un’azione legale contro i ministri di tre dei partiti membri della coalizione di maggioranza per il loro ruolo nello scandalo poi, il Parlamento olandese, ha fatto il resto.