Si scommette sul vaccino italiano. Via libera al Contratto di Sviluppo Invitalia-ReiThera

Lo Stato italiano crede nel vaccino italiano. Dopo i ritardi del prodotto realizzato dalla Pfizer, il CdA di Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti, ha deciso di approvare il contratto di Sviluppo presentato da Reithera che finanzia un investimento industriale e di ricerca da 81 milioni di euro. Gran parte dell’investimento, 69.3 milioni, sarà destinato alle attività di Ricerca&Sviluppo per la validazione e produzione del vaccino anti-Covid.

La restante quota, 11.7 milioni, sarà utilizzata per ampliare lo stabilimento di Castel Romano (Roma), dove sarà prodotto l’antidoto.  Le agevolazioni concesse, in conformità alle norme sugli aiuti di Stato, ammontano a circa 49 milioni di euro: 41,2 milioni a fondo perduto e 7,8 milioni di finanziamento agevolato.

Inoltre, Invitalia acquisirà una partecipazione del 30% del capitale della società, a seguito di un aumento del capitale di Reithera. Questa ha già concluso, anche grazie ad un finanziamento della Regione Lazio ed in collaborazione con l’Istituto Spallanzani, la Fase I della sperimentazione, che ha dimostrato la sicurezza del vaccino. Ora, anche grazie a questo ulteriore investimento, si passa allo stadio successivo, relativo ai test di sicurezza ed efficacia. L’obiettivo è arrivare in tempi rapidi ad ottenere le necessarie autorizzazioni da parte delle Autorità di vigilanza sia europee che italiane per poter somministrare il vaccino.  La capacità produttiva prevista a regime è pari a 100 milioni di dosi all’anno e si prevedono, inoltre, 40 nuove assunzioni.  

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