La nigeriana Ngozi Okonjo-Iweala, ex ministra delle Finanze della Nigeria, è stata nominata al vertice dell’Organizzazione mondiale del commercio (Wto). È la prima donna e la prima africana a rivestire questo incarico. Nel corso della sua carriera politica si è messa in luce soprattutto per la lotta alla corruzione che attanaglia il suo paese di origine. L’Organizzazione mondiale per il commercio (in inglese Wto), ha il compito di supervisionare e siglare gli accordi commerciali vincolati per gli Stati membri. Vi aderiscono 157 Paesi, e altri 26 paesi stanno negoziando l’adesione all’Organizzazione, comprendendo così oltre il 97% del commercio mondiale di beni e servizi. Negli ultimi mesi a lista dei candidati si è assottigliata sempre di più fino a lasciare in gara due donne: la sudcoreana Yoo Myung-hee e la nigeriana Ngozi Okonjo-Iweala che però è stata osteggiata dall’ex Presidente Trump.
Con l’arrivo di Biden la situazione è cambiata e la politica nigeriana è riuscita nel suo intento: portare la Nigeria ad essere rappresentata a livello internazionale. Entrerà in carica a partire dal primo marzo. Il suo mandato, rinnovabile, scadrà il prossimo 31 agosto 2025. Ngozi Okonjo-Iweala oltre ad aver guidato per due volte il Ministero dell’economia è stata anche Ministra degli affari esteri. Ha trascorso buona parte dei 25 anni della sua carriera all’interno della Banca mondiale: prima nella direzione operativa, poi nella direzione delle risorse umane e gestione del portafoglio di sviluppo di aree come l’Asia meridionale, l’Europa e l’Asia centrale. Nel corso della sua carriera in Nigeria, invece, è riuscita a ridurre di 30 miliardi di euro il debito estero nigeriano e ha triplicato il tasso di crescita del Paese negli anni in cui era in carica come titolare dell’economia