Le Nazioni Unite provano a mandare in pensione il Pil

Le Nazioni Unite oltre il Pil. Oggi il capo economista dell’Onu Elliott Harrs presenterà alla stampa un nuovo indicatore che includerà allo stesso tempo dati economici e ambientali, che dovrebbe essere recepito dai lavori della Commissione Statistica delle Nazioni Unite. Lo scopo è aprire una nuova fase di misurazione del benessere. Questo infatti, non verrà valutato tenendo in considerazione solo i parametri del Prodotto Interno Lordo, ma anche i dati relativi ai temi ambientali. Insomma si parte dell’idea che un’area geografica maggiormente sostenibile migliora la vita delle persone. In ogni caso della necessità di un nuovo Pil si discute già da moltissimi anni e questo sembrerebbe il primo passo per una riforma concettuale a livello mondiale.

Questo primo intervento dell’ONU ci racconta che il mantra della crescita va indagato in un quadro più ampio in quanto i tempi sono maturi. Basti pensare che il Pil è figlio dell’economista Simon Kuznets il quale nel 1933 fu incaricato dall’allora Presidente Roosevelt di creare un bilancio del reddito nazionale. L’idea era quella di concentrare tutta l’attività umana in un numero. Oggi questa visione sembra parziale e necessita di un aggiornamento basato sull’idea che il benessere si fonda anche su altri elementi tra cui l’ambiente e il fattore umano.