Le Regioni potranno vaccinare non solo i residenti ma anche le persone domiciliate sul territorio. È quanto prevede l’ultima ordinanza, emanata nella giornata del 30 marzo, del Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure di contrasto all’emergenza epidemiologica da Covid- 19, il Generale Francesco Paolo Figliuolo. Nel nuovo documento si precisa che, in sede di attuazione del Piano strategico nazionale dei vaccini per la campagna di prevenzione da Sars -Cov2, i farmaci potranno essere somministrati anche a quelle persone residenti sul territorio per motivi di lavoro, di assistenza familiare o per qualunque altro giustificato e comprovato motivo che imponga una presenza continuativa in una determinata Regione o Provincia autonoma. L’obiettivo del governo è quello di semplificare le procedure per poter procedere spediti, attraverso uno stretto coordinamento tra Stato centrale ed enti territoriali, verso l’obiettivo delle 500.000 somministrazioni giornaliere. Inoltre l’ordinanza si è resa necessaria anche alla luce del fatto che, secondo una nota dell’istituto commissariale, entro la fine del primo trimestre 2021 saranno oltre 14 milioni di dosi che verranno distribuiti alle Regioni. Inoltre, al fine di rendere più snelle le procedure amministrative complementari alla somministrazione del vaccino e garantire la sicurezza dei cittadini, la Direzione generale della prevenzione del Ministero della Salute ha appena licenziato il nuovo format di consenso informato, limitato a due pagine e corredato dalle note informative dei diversi tipi di vaccino. La raccolta del consenso informato sarà responsabilità del medico. Il documento è prima di tutto strumento di informazione e poi di consenso ed è finalizzato a favorire l’adesione più consapevole possibile alla campagna vaccinale. Ogni cittadino può infatti prenderne visione preventiva, scaricarlo per leggerlo con calma, documentarsi sulle diverse tipologie di vaccino e soffermarsi con maggiore attenzione sul vaccino previsto per la fascia di età di appartenenza e la condizione clinica.