Recovery Plan alle battute finali

Il piano italiano per il Next Generation Eu o Recovery Plan arriva venerdì in consiglio dei ministri con cifre e progetti rivisti. Draghi nei giorni scorsi ha ascoltato i partiti e le parti sociali senza rivelare i dettagli del Piano che, da quanto si apprende, prevede un pacchetto complessivo di interventi da 221,5 miliardi. Da un lato ci sono 191,5 miliardi coperti con il Recovery Plan (138,5 per nuovi progetti e 53 per sostituire coperture di progetti già in essere), dall’altro i 30,04 del Fondo complementare alimentato dal prossimo scostamento di bilancio.  I progetti che rientreranno nel Fondo complementare non prevedono la rendicontazione a Bruxelles al contrario di quelli previsti tramite il Recovery Plan.Confermata, rispetto al governo precedente, le sei missioni di intervento anche se con numeri diversi: alla prima, quella digitalizzazione e dell’innovazione, vanno 42,5 miliardi ( il 22% del totale). Sono 57 i miliardi i soldi che andranno al green (il 30% del totale) mentre sono 25,3 i miliardi per le infrastrutture per una mobilità sostenibile. La missione Istruzione e ricerca assorbirà 31,9 miliardi (il 17% delle risorse totali), mentre all’inclusione e alla coesione andranno 19,1 miliardi.

Il Piano sarà accompagnato dall’indicazione di alcune riforme, come quelle relative alla pubblica amministrazione e alla giustizia. Tra le altre si citano riforme «abilitanti» collegate alle singole missioni come la semplificazione per la concessione di permessi e autorizzazioni e gli interventi sul codice degli appalti. Inoltre saranno previste nuove regole per la produzione di rinnovabili e  interventi sul contratto di programma per le Ferrovie. Su questo punto, il Governo, intenderebbe potenziare l’alta velocità nelle seguenti tratte: Salerno-Reggio Calabria, la Roma-Pescara, la linea Palermo-Catania-Messina, la linea Taranto-Battipaglia, Brescia-Verona-Vicenza, Orte-Falconara, Liguria-Alpi, Verona-Brennero, Napoli-Bari e la Verona-Brennero.