Il governo italiano intende mantenere per qualche tempo una politica fiscale di supporto con un deficit di bilancio in aumento, prima di scendere gradualmente al di sotto del 3% del pil nel 2025, con un aumento degli investimenti pubblici a integrare i fondi europei e ‘incentivi generosi’ per incoraggiare le assunzioni e gli investimenti del settore privato. E’ quanto si legge nell’Economic Outlook reso noto oggi dall’Ocse in cui si evidenzia come gli investimenti pubblici saliranno al 3,1% del pil nel 2022 mentre il rapporto debito/pil arriverà a quasi il 160% nel 2021. ‘Per ridurre il livello del debito nel medio termine, il governo farà affidamento principalmente su una crescita più elevata – si legge nell’outlook – in parte grazie al rapido utilizzo dei fondi europei. Inoltre è fondamentale un’implementazione efficace del piano di ripresa e resilienza’. Nel corso del 2022 aumenteranno i fallimenti aziendali in coincidenza con la fine delle moratorie sul debito come conseguenza della normalizzazione delle attività. Il supporto fornito dal governo dovrebbe aiutare a mitigare la perdita di capacità produttiva. La disoccupazione aumenterà moderatamente man mano che più persone guardano attivamente per un lavoro. I consumi dovrebbero riprendersi con l’abolizione delle restrizioni alla mobilità, il ritorno dei posti di lavoro e la riduzione dell’incertezza indurrà le famiglie a ridurre il livello di risparmi precauzionali e ad utilizzare parte dei risparmi accumulati per finanziare la spesa corrente. Il Pil dovrebbe raggiungere i livelli del 2019 nella seconda metà del 2022. In questo contesto macro, l’Italia dovrebbe continuare a beneficiare di condizioni di finanziamento favorevoli grazie alla Bce e al sostegno Ue sebbene le tensioni sui mercati finanziari, legate all’aumento degli yield a lungo termine, potrebbero avere un impatto sostanziale. Inoltre, sempre secondo l’OCSE, il Pil dell’Italia crescerà al 4,5% nel 2021, parallelamente alla campagna di vaccinazione contro il coronavirus e rimarrà sostenuto, al 4,4%, nel 2022.