L’Italia è al secondo posto assoluto in Europa in termini di popolazione interamente vaccinata, subito dopo la Germania e davanti a Francia e Spagna. Lo ha comunicato nei giorni scorsi la struttura del Commissario Figliuolo. Uno dei fattori chiave dell’incremento delle somministrazioni risiede nell’aumento dei punti vaccinali, che sono oggi 2666 in Italia. A questi se ne stanno aggiungendo oltre 800 realizzati da imprese, aziende, grande distribuzione ed altri operatori economici. Nelle scorse giornate è stata raggiunta quota 600mila vaccinazioni e delle 42 milioni di dosi arrivate nel nostro Paese, l’88% è stato somministrato. Secondo gli ultimi aggiornamenti, posti il 4 giugno, il nostro paese ha somministrato almeno una dose al 47,7% dei cittadini e ha immunizzato con il ciclo completo il 24,5%. Intanto proliferano una serie di iniziative a livello territoriale per sensibilizzare la popolazione all’uso del vaccino: a Torino, la notte tra il 5 e il 6 giugno, un migliaio di ragazzi ha avuto la possibilità di essere vaccinato all’hub della Reale Mutua a Mirafiori tenuto aperto per tutta la notte e in soli tre minuti sono stati prenotati i mille posti messi a disposizione; boom di richieste anche nel primo open day della regione Lazio dedicato alle vaccinazioni per i giovani tra i 12 e 16 anni a Rieti. Alla luce dei dati, e tenendo in considerazione il problema degli approvvigionamenti da parte delle aziende farmaceutiche, il nodo da sciogliere era l’organizzazione interna che non garantiva, nella fase iniziale, un’operatività adeguata. Quindi, il Commissario Figliuolo è riuscito in poco tempo a risolvere i problemi organizzativi semplificando al massimo anche le procedure: nuovi hub/ centri vaccinali, rapporto diverso con gli enti locali, niente “primule” da costruire, uso territoriale della protezione civile, revisione del Piano vaccinale nell’ottica di una semplificazione e reclutamento di personale in tempi rapidi.