Nella valutazione degli atleti guariti dall’infezione da SARS-CoV-2 sarà indispensabile identificare le possibili conseguenze che la malattia ha eventualmente prodotto sui vari organi e apparati con particolare attenzione a quelli riferiti al sistema cardiovascolare e respiratorio. E’ quanto previsto nella circolare num. 0002566 del Ministero della Salute del 18 gennaio 2022 che aggiorna le raccomandazioni per la valutazione dell’idoneità all’attività sportiva agonistica riguardante atleti non professionisti guariti dal Covid-19. Il documento, predisposto sulla base del lavoro tecnico messa a punto dalla Federazione Medico Sportiva Italiana, è aggiornato sulla base dell’evoluzione delle conoscenze e delle evidenze epidemiologiche relative all’infezione da Sars-CoV-2 ma, chiarisce il Ministero, poiché il Covid è una patologia recente le nuove raccomandazioni potranno essere aggiornate o modificate nei prossimi mesi.
In ogni caso la circolare mette in evidenza come le complicanze cardiache siano rare nei giovani atleti e si risolvano in genere favorevolmente in tempi relativamente brevi. Per tale motivo, il Ministero della salute ha previsto una riduzione degli esami raccomandati per la valutazione di idoneità, al fine di ridurre i costi per gli utenti.
Nello specifico il medico valutatore, ai fini del rilascio dell’abilità sportiva, dovrà differenziare gli atleti in due macro-gruppi. La prima, Atleti Covid 19+(positivi), riguarderà tutti coloro che hanno contratto il Covid in tutte le sue forme con guarigione accertata. Quindi rientreranno in questa categoria i soggetti che non hanno fatto ricorso al ricovero ospedaliero; coloro che sono stati ricoverati e coloro che abbiano presentato la malattia in forma grave o critica. Invece alla seconda fascia, Atleti Covid – 19 – (negativi), apparterranno tutti i soggetti asintomatici. Quindi in base alla categoria di appartenenza il medico valutatore dovrà verificare se l’atleta ha subito danni agli organi sottoponendolo a specifici esami come il test ergometrico, il test spirometrico, il test da sforzo con monitoraggio elettrocardiografico continuo, l’ecocardiogramma color doppler, l’ECG basale o l’ECG holter. Una volta terminato l’iter di esami, il medico valutatore potrà eventualmente rilasciare l’attestazione di ritorno all’attività sportiva nel caso in cui il soggetto è stato infettato dal virus SARS-CoV-2.