Se le criptovalute diventano un’arma o uno strumento anti-sanzioni


La guerra in Ucraina ha aumentato la domanda di criptovalute su entrambi i fronti del conflitto, contribuendo ad aumentare il prezzo di Bitcoin di quasi il 25% dall’inizio dell’invasione russa e spingendo c.d. la finanza decentralizzata ad assumere il ruolo di importante strumento bellico.

In che modo lo scambio di criptovalute sta in concreto influenzano la guerra:

  1. Finanziamento della resistenza tramite crowdfunding. L’Ucraina ha raccolto oltre 35 milioni di dollari in criptovalute per finanziare le sue operazioni militari[1] s seguito dell’appello via twitter del vice premier nel quale sono riportati dei codici di collegamento a wallet digitali dove inviare i coin[2]. Le donazioni sono immediatamente arrivate da ogni parte del mondo, anche se il tesoretto cripto dell’Ucraina risulta esiguo anche rispetto ai 277 milioni di dollari raccolti tramite l’emissione obbligazionaria dei “bond della guerra”[3].
  2. Canale anti-sanzioni. Dalle prime sanzioni finanziarie irrogate nel 2014 a seguito dell’annessione della Crimea, la Russia ha avuto tempo a sufficienza per implementare un canale finanziario alternativo e utilizzare le criptovalute per limitare i danni delle sanzioni (le transazioni in criptovalute sono ben più difficili da individuare e bloccare) e l’intelligence russa ha acquisito sufficiente expertise per rendere ancora più opache le transazioni[4].  Con l’accesso al network finanziario globale bloccato e il rublo svalutato, la Russia può contare sulle proprie riserve cripto i cui volumi complessivi accumulati dal 2014 sono del tutto ignoti.
  3. Limitazione agli scambi cripto. Il governo ucraino ha chiesto ai più importanti exchange di criptovalute di bloccare tutti gli utenti russi (non solo politici ed entourage governativo) dalle loro piattaforme, ma Coinbase, Kraken e Binance si sono rifiutati di staccare la spina (ad oggi). Il CEO di Kraken, in un suggestivo tweet, ha dichiarato che un tale divieto violerebbe i “valori libertari” sui cui si basa la finanza decentralizzata e l’utilizzo del bitcoin[5].

La Russia non è il primo paese a utilizzare le criptovalute per aggirare le sanzioni, l’Iran e la Corea del Nord li avrebbero infatti utilizzate dopo l’esclusione dai mercati finanziari globali[6]. Il timore che Russia e Cina imbocchino una strada alternativa al sistema finanziario globale sembra concretizzarsi a giudicare dai recenti progressi nella definizione delle rispettive valute digitali di stato (la Cina ha per la prima volta sperimentato in modo diffuso durante le recenti olimpiadi invernali[7]).

Il flusso delle criptovalute potrebbe dunque influenzare gli equilibri della guerra, ma anche la guerra d’altro canto potrebbe cambiare le criptovalute, o perlomeno ne potrebbe accelerare la regolamentazione o la definizione di nuovi schemi di repressione e limitazione. L’Unione Europea sta attuando un pacchetto di misure, tra cui il regolamento MiCA, per regolare il fenomeno e le authorities degli Stati Uniti prevedono l’emanazione di un primo framework di norme entro quest’anno. In Italia sta per essere istituito una sezione speciale al registro dei cambiavalute al quale gli operatori cripto dovranno iscriversi e quindi aumentare la cooperazione con le autorità di vigilanza. Tuttavia, ad eccezione di alcune basilari regole in materia di antiriciclaggio, la disciplina del mercato delle criptovalute resta in sostanza non regolamentato e tutto lascia pensare che potrebbe restarlo ancora a lungo.

Questa guerra potrebbe però dimostrare la rilevanza del fenomeno in tutta la sua pericolosità e convincere i governi ad accelerare la convergenza sul processo decisionale, anche con lo scopo di rendere più sostanziali le sanzioni finanziarie contro la Russia e contro i prossimi paesi destinatari di sanzioni finanziarie.


In foto: una scultura raffigurante il simbolo del bitcoin realizzata con scarti di materiali nella mining farm di Norilsk (Russia).

[1] https://www.cnbc.com/2022/03/02/ukraine-dogecoin-other-cryptocurrencies-accepted-for-donations.html

[2] https://twitter.com/FedorovMykhailo/status/1497549813205848068

[3] https://www.bloomberg.com/news/articles/2022-03-01/ukraine-sale-of-war-bonds-raises-more-than-8-billion-hryvnia

[4] https://www.fdd.org/analysis/2019/07/11/crypto-rogues/

[5] https://www.bbc.com/news/technology-60576373

[6] https://www.nytimes.com/2022/02/23/business/russia-sanctions-cryptocurrency.html

[7] https://www.bloomberg.com/news/articles/2022-02-15/china-is-showing-off-its-central-bank-digital-yuan-currency-at-beijing-olympics