“Le immagini dei crimini commessi a Bucha e nelle altre aree liberate dall’esercito ucraino lasciano attoniti. La crudeltà dei massacri di civili inermi è spaventosa e insopportabile. Le autorità russe devono cessare subito le ostilità, interrompere le violenze contro i civili, e dovranno rendere conto di quanto accaduto. L’Italia condanna con assoluta fermezza questi orrori, e esprime piena vicinanza e solidarietà all’Ucraina e ai suoi cittadini”. Con queste parole la Presidenza del Consiglio dei Ministri, nella giornata di oggi, ha denunciato i crimini commessi in Ucraina. Il presidente ucraino ha parlato di genocidio ma sostiene che è suo dovere continuare a trattare, mentre fonti ucraine rivelano chi comandava le truppe russe a Bucha nei giorni della strage. Fonti dei media ucraini hanno diffuso stamattina notizie sull’identità del presunto comandante delle truppe russe a Bucha, responsabili del massacro nella città appena liberata. Secondo gli attivisti di InformNapalm l’unità militare 51460, 64ma brigata di artiglieria motorizzata implicata in crimini di guerra a Bucha, sarebbe stata comandata dal tenente colonnello Omurbekov Asanbekovich.. A Bucha sono ormai centinaia le vittime – per lo più civili, forse uccisi a sangue freddo – scoperte in quello che è al momento il massacro più grave dall’invasione russa del 24 febbraio scorso.
Intanto l’Ue preannuncia nuove sanzioni e il presidente Macron intende agire su carbone e petrolio russi.