Consultare i propri dati clinici o la storia clinica di persone da cui sono delegato, prenotare e pagare le prestazioni online, accedere ai servizi di Telemedicina, ricevere informazioni sulla propria patologia e sul percorso di cura da seguire, ritirare certificati e referti. Questi sono alcuni dei servizi previsti dalle Linee Guida per l’Attuazione del Fascicolo Sanitario Elettronico, approvate il 27 aprile dalla Conferenza Stato Regioni, ed elaborate dal Ministero della Salute di concerto con il Ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale e il Ministro dell’economia e delle finanze. La realizzazione del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), da ultimare entro il 2026, è previsto dalla Missione 6 Componente 2 del Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza del Governo italiano che stanzia 1,38 miliardi di euro al fine di farlo diventare il punto unico ed esclusivo di accesso ai servizi di sanità digitale per i cittadini. L’obiettivo di questo strumento è quello di semplificare e uniformare a livello nazionale l’accesso alle cure, fornendo ai cittadini la possibilità di usufruire dei documenti clinici e dei documenti di carattere amministrativo. Nello specifico l’identificazione ed autenticazione sul Fascicolo sanitario Elettronica avverrà mediante il sistema di identità digitale SPID, CIE e TSCNS.
Successivamente il cittadino potrà scegliere il perimetro di visibilità ed accessibilità ai documenti del proprio fascicolo da parte degli operatori sanitari autorizzati per i trattamenti di pertinenza e suoi delegati come ad esempio i tutori o i genitori. In particolare, indicherà sul suo fascicolo il consenso o il diniego alla sua consultazione ed esprimerà la volontà di oscurare uno o più documenti clinici o tipologie di documenti in esso indicizzati.
Infatti, attraverso il Fascicolo Sanitario Elettronico, i medici di famiglia, i pediatri e gli specialisti potranno accedere ed utilizzare i dati clinici degli assistiti in cura, condividere le informazioni, consultarsi con altri professionisti; i farmacisti poi potranno consultare in tempo reale il foglio informativo della terapia e verificare la terapia erogata al paziente; mentre gli infermieri e gli altri professionisti sanitari potranno accedere ai dati clinici degli assistiti per quanto di loro competenza.