Ricette “bianche” elettroniche anche nelle Parafarmacie. In Gazzetta il decreto Mef-Salute

Le parafarmacie potranno acquisire e gestire le ricette dematerializzate contenenti farmaci non soggetti a prescrizione medica. A stabilirlo è un decreto del Ministero della salute di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze pubblicato sulla gazzetta ufficiale n.287 del 9-12-2022. Il provvedimento integra il decreto del 30 dicembre 2020, concernente le procedure di dematerializzazione delle ricette farmaceutiche non a carico SSN, le cosiddette ricette “bianche”.

La modifica si è resa necessaria a seguito della sentenza num. 14273 del TAR del Lazio la quale ha disposto che i due ministeri debbano attivarsi affinché anche le Parafarmacie possano accedere al Servizio del Sistema Tessera Sanitaria – STS e, in particolare, alla lettura delle Ricette Bianche Elettroniche (REB).

La sentenza, pubblicata il 2 novembre, arrivava dopo il ricorso di 93 parafarmacie contro il Ministero dell’economia e delle finanze, il Ministero della salute e la Società Generale d’Informatica (Sogei)  ed evidenziava come la ricetta elettronica bianca consente di inserire nel documento digitale i farmaci che non sono a carico del Sistema Sanitario Nazionale ma che comunque necessitano di prescrizione medica. La ricetta elettronica bianca infatti, consente  di inserire nel documento digitale anche i farmaci senza obbligo di prescrizione e i prodotti O.T.C., ossia i farmaci e prodotti alla cui vendita sono autorizzate, anche se non in via esclusiva, le Parafarmacie in forza dell’art. 5, comma 1, del d.l n. 223/2006.

Allo stato attuale invece, si legge nella sentenza, le Parafarmacie sono di fatto escluse dal processo di dematerializzazione della  ricetta cartacea poiché non sono collegate al Sistema Tessera Sanitaria che consente la lettura e l’acquisizione delle REB. Questa situazione ha quindi ostacolato la vendita dei relativi farmaci e per questo motivo, il Tar del Lazio, ha chiesto che il processo di dematerializzazione delle ricette mediche cartacee avvenga senza discriminazioni nei confronti dei vari operatori economici che commercializzano i prodotti sanitari.

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