
La premier finlandese uscente Sanna Marin ha ammesso la sconfitta alle elezioni, riconoscendo la vittoria dei conservatori guidati da Petteri Orpo, che si sarebbe aggiudicato quasi il 21% dei consensi. Storico risultato per la destra del “Partito dei finlandesi” guidato da Rikka Purra che si attesterebbe attorno al 20,1 % mentre i socialdemocratici diventano il terzo partito del Paese con il 19,7% ; in ogni caso in rialzo rispetto alle ultime elezioni nazionali. Quindi nel voto per il rinnovo dell’Eduskunta, il centrodestra è accreditato per ottenere 48 seggi su 200 complessivi, mentre il partito nazional-populista ed euroscettico ne otterrebbe 46. Al partito della premier uscente ne dovrebbero andare 43 ma non dovrebbe entrare a far parte di un governo di unità nazionale con Petteri Orpo il quale sarebbe più propenso a creare una coalizione di governo di destra. Debacle dei verdi che sostenevano la Marin nella precedente legislatura e una tenuta sopra le attese solo del Centro (12,5%), che potrebbe essere decisivo nella formazione di una coalizione in cui anche un deputato potrebbe fare la differenza poiché la soglia per creare una maggioranza è di 101 seggi. Molto dipenderà dalla volontà di Petteri Orpo che dovrà decidere se creare un governo di compromesso o un esecutivo con posizioni apertamente anti-migranti e euroscettiche, a partire dalla richiesta di non rispettare l’impegno per la neutralità climatica nel 2035.